News Contatti
  • Home
  • Chi siamo
  • Governance
  • Amministrazione Trasparente
  • Carta dei Servizi
  • Pubblicazioni
  • Faq
  • News
Servizi per te
Trova la sede più vicina
 Attiva le tue pratiche online
  • Home
  • SALA STAMPA Comunicati Stampa
  • Patronati, un servizio da non tagliare

Patronati, un servizio da non tagliare

12/01/2004

Nei mesi scorsi, quando si ventilava con insistenza che del ‘pacchetto’ di manovre previste dalla Finanziaria 2005 per ridurre la spesa pubblica avrebbe fatto parte anche l’azzeramento – o nella migliore delle ipotesi, un taglio consistente – ai finanziamenti per gli enti di Patronato, molte voci si sono levate tra il preoccupato e l’indignato, in Italia come all’estero: tra queste anche quelle di diversi Comites e dello stesso Cgie, alla sua prima assemblea plenaria dopo il rinnovo. Il cammino della Finanziaria è ancora lungo, e non possiamo abbassare la guardia: sappiamo purtroppo che non tutti, nell’attuale governo italiano, tengono al mantenimento in vita dei Patronati.
Sull’oggetto della disputa, il fondo Patronati appunto, c’è molta disinformazione e anche molta strumentalizzazione. Molti non sanno, ad esempio, che esso si costituisce per legge prelevando lo 0,226% dai contributi previdenziali obbligatori. Risorse dunque che non derivano dal bilancio dello Stato, ma dai lavoratori dipendenti e autonomi, che lo Stato ripartisce in base all’attività svolta da ciascun Patronato e controllata ogni anno dagli Ispettori del Ministero del Lavoro, e che comunque coprono solo una parte dei costi di mantenimento delle strutture. Senza contare che gran parte dell’attività dei Patronati consiste in consulenze che non si traducono in pratiche, e dunque non hanno valore ai fini dell’assegnazione del fondo, ma costituiscono comunque un necessario orientamento per i cittadini fra le molteplici norme in materia sociale e previdenziale.
Ma non è questo il punto più importante da sottolineare in questa vicenda: sono piuttosto gli effetti che avrebbe l’abolizione o il ridimensionamento dei Patronati per i cittadini, dentro e fuori i confini italiani. Su questo dovrebbe riflettere in primo luogo chi avanza simili proposte. L’azzeramento del fondo, infatti, significherebbe chiudere del tutto l’esperienza dei Patronati, ma anche un taglio del 20%, come qualcuno aveva ipotizzato, implicherebbe comunque gravi ripercussioni sull’intera struttura, mettendo a rischio il diritto all’assistenza gratuita così come attualmente viene fornita e come è garantita dalla Costituzione a tutti i cittadini italiani, in patria come all’estero.
In base alla legge 152 del 2001, ai Patronati spetta una funzione di segretariato sociale: vale a dire di informazione, assistenza, tutela e consulenza nel campo della previdenza, della sanità, dell’invalidità civile e così via, allo scopo di ridurre le disuguaglianze tra i cittadini nell’accesso alla fruizione dei servizi sociali. Forse qualcuno considera i Patronati un fastidio, perché la tutela dei diritti del cittadino spesso porta all’apertura di un contenzioso (cosa che comunque non verrebbe meno abolendoli, semplicemente sarebbero avvocati e faccendieri a gestirla); ma prevalgono di gran lunga coloro che ne riconoscono l’utilità come elemento prezioso di collaborazione, in assenza del quale da un lato gli stessi Enti di previdenza andrebbero incontro a gravi problemi organizzativi e funzionali, dall’altro verrebbe sottratto agli utenti un interlocutore che dà loro fiducia e un mediatore efficace.
Se i timori in caso di tagli sono forti per la struttura del Patronato in Italia, lo sono ancora di più per la rete di assistenza all’estero. Proprio all’estero, infatti, i Patronati rappresentano un forte sostegno alla tutela dei diritti sociali, che diventa di vera e propria supplenza nell’erogazione di servizi essenziali in tutte quelle realtà dove le carenze delle strutture consolari sono particolarmente acute.
Il lavoro che svolgono i Patronati all’estero è enorme, e ha ricevuto numerosi riscontri più che positivi sia dagli utenti che dalle istituzioni con cui interagisce. Un esempio emblematico è stata la recente campagna Red/Est dell’Inps, per l’accertamento dei redditi connessi all’erogazione delle maggiorazioni sociali e delle prestazioni collegate al reddito a favore dei cittadini italiani residenti all’estero: oltre l’83% delle denunce sono pervenute all’Inps via internet attraverso i Patronati. Un contributo che lo stesso Ente previdenziale ha giudicato indispensabile, in considerazione della loro competenza e della presenza sul territorio, della consulenza offerta e del controllo dei dati attraverso le procedure informatiche, e che ha consentito un risparmio notevole di tempo e di spesa, favorendo inoltre un massiccio aggiornamento di dati anagrafici e pensionistici e producendo effetti positivi in termini di razionalizzazione della spesa.
Quanto ai cittadini, stando ai risultati di una recente indagine della Fondazione Pastore, il servizio svolto dall’Inas ottiene l’alto gradimento di oltre il 91% dei 2.500.000 e passa di persone che ogni anno gli si rivolgono, in Italia come all’estero.
Toglierci le risorse significherebbe mettere in discussione la stessa presenza dell’Inas all’estero, che può contare oggi su una rete ben diffusa e che, in considerazione dei vecchie e nuove caratteristiche ed esigenze delle comunità italiane emigrate, si vorrebbe rendere ancora più capillare e dotare di una gamma sempre più ampia di servizi. Se alla contrazione della rete dei consolati e alla riduzione del loro personale si aggiungesse il venir meno dell’assistenza gratuita da parte dei Patronati, a chi potranno rivolgersi gli emigrati? Saranno costretti ad andare da avvocati e commercialisti, e magari – cosa ancora più grave – quelli più poveri e bisognosi che non possono permettersi di pagarli dovranno rinunciare a una parte dei loro diritti? Non permetteremo che questo scenario si realizzi. La solidarietà praticata e i diritti sociali esigibili sono valori di primaria importanza, che vengono prima di ogni scelta di politica economica.

Share

SERVIZI PER TE

  • Pensioni e contributi
  • Sostegno al reddito
  • Famiglia
  • Invalidità e disabilità
  • Previdenza complementare
  • Infortuni, malattie professionali e mobbing
  • Stranieri in Italia
  • Vivere e lavorare all’estero
Patronato Inas Cisl

© Patronato INAS CISL
Codice fiscale 07117601000

Sede legale
Viale Regina Margherita, 83/D
00198 Roma - Italia

PATRONATO INAS CISL

  • Home
  • Chi siamo
  • Governance
  • Amministrazione trasparente
  • Carta dei servizi
  • Pubblicazioni
  • Faq
  • News
  • Contatti

SERVIZI PER TE

  • Pensioni e contributi
  • Sostegno al reddito
  • Famiglia
  • Invalidità e disabilità
  • Previdenza complementare
  • Infortuni, malattie professionali e mobbing
  • Stranieri in Italia
  • Vivere e lavorare all’estero

CONTATTACI

Servizi per te
Trova la sede più vicina
Sportelli telefonici
Convenzioni Privacy/Cookie

Usiamo i cookie per fornirti la miglior esperienza d'uso e navigazione sul nostro sito web.

Puoi trovare altre informazioni riguardo a quali cookie usiamo sul sito o disabilitarli nelle .

Patronato Inas Cisl
Powered by  GDPR Cookie Compliance
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo da poterti offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili.

Cookie strettamente necessari

I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.

Cookie di terze parti

Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari.

Mantenere abilitato questo cookie ci aiuta a migliorare il nostro sito Web.

Attiva i cookie strettamente necessari così da poter salvare le tue preferenze!

Cookie Policy

Scopri di più riguardo la nostra Cookie Policy