Quota 102 è valida per il 2022 e spetta agli iscritti alle seguenti gestioni previdenziali obbligatorie gestite dall’Inps:
Per quota 102 è necessario avere:
Se si è iscritti a più gestioni previdenziali e non si ha la pensione da una di queste, l’anzianità contributiva per quota 102 si può raggiungere anche col cumulo gratuito, sommando cioè i contributi maturati nelle varie gestioni.
Non possono andare in pensione con quota 102 le seguenti categorie:
Le decorrenze cambiano in base al settore lavorativo:
I dipendenti pubblici devono presentare la domanda di collocamento a riposo con un preavviso di 6 mesi.
Le amministrazioni pubbliche non possono collocare a riposo d’ufficio i dipendenti che hanno maturato i requisiti previsti per quota 102.
Quota 102 non è cumulabile con tutti i redditi derivanti dal lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato.
Questa formula di anticipo pensionistico, invece, è cumulabile esclusivamente con i redditi da lavoro autonomo occasionale fino a un massimo di 5.000 € lordi all’anno.
L’incumulabilità delle pensioni con quota 102 con i redditi in questione vale per il periodo compreso tra la data di decorrenza della pensione e la data di maturazione dell’età per la pensione di vecchiaia.
Chi ottiene, in questo periodo, redditi che derivano da lavoro dipendente o autonomo – svolto anche all’estero – si vedrà sospendere la pensione con quota 102 per l’anno in cui i redditi sono stati prodotti. Questo non accade, invece, se i redditi ottenuti dopo la decorrenza della pensione sono riferiti ad attività svolte in periodi precedenti.
La pensione con quota 102 è cumulabile fino a 5.000 € con i redditi ottenuti grazie al lavoro autonomo occasionale, cioè nel caso di prestazioni lavorative:
Il superamento del limite di 5.000 € lordi all’anno, a prescindere dal numero dei committenti delle prestazioni occasionali, comporta la sospensione della pensione per l’intero anno di produzione del reddito.
Di conseguenza i titolari di pensione devono comunicare immediatamente all’Inps lo svolgimento di:
L’Inps potrà, così, procedere alla sospensione della pensione, recuperando eventuali rate corrisposte indebitamente.
Opzione donna è una formula di pensionamento anticipato riservata alle lavoratrici che, entro il 31 dicembre del 2021, avevano:
Per chi sceglie di andare in pensione con opzione donna, il sistema di calcolo utilizzato è quello contributivo.
La pensione decorre, a partire dalla data di raggiungimento dei requisiti, dopo 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e dopo 18 mesi per le lavoratrici autonome.
Il personale scolastico femminile che, entro il 31 dicembre 2021, ha maturato i requisiti, può accedere alla pensione con opzione donna dal 1° settembre 2022.
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