Tessera sanitaria europea (Team): che cos’è e chi ne ha diritto
La Team (tessera europea di assicurazione malattia) è riportata sul retro della tessera sanitaria nazionale o della carta regionale dei servizi e permette di usufruire in Europa delle cure mediche necessarie.
La carta viene rilasciata ai cittadini italiani iscritti al servizio sanitario nazionale e residenti in Italia.
Hanno diritto alla tessera sanitaria europea anche:
- lavoratori con contratto di diritto italiano iscritti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (Aire) e distaccati all’estero;
- studenti iscritti all’Aire;
- pensionati (e loro familiari) in possesso di certificato che attesta che il cittadino è a carico del sistema previdenziale del proprio Paese d’origine (modello S1);
- familiari di lavoratori, che risiedono in un Paese diverso da quello del capofamiglia.
Tessera sanitaria europea: come e dove utilizzarla
Per ottenere le prestazioni, l’assistito può recarsi direttamente presso un medico o una struttura sanitaria pubblica o convenzionata ed esibire la Team, che dà diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni degli assistiti del Paese in cui ci si trova. L’assistenza è gratuita a eccezione del pagamento di un eventuale ticket, che è a carico dell’assistito e quindi non rimborsabile.
In Svizzera e in Francia il più delle volte viene richiesto il pagamento delle prestazioni e il rimborso può essere richiesto direttamente sul posto all’istituzione competente o, se ciò non è possibile, alla Asl al rientro in Italia, presentando le ricevute e la documentazione sanitaria.
La Team non può essere utilizzata per il trasferimento all’estero per cure di alta specializzazione (cure programmate), per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva da parte della propria Asl.
Validità della tessera sanitaria europea
La tessera sanitaria europea ha validità 6 anni, eccetto diversa indicazione da parte della Regione/Asl di appartenenza. In prossimità della scadenza, l’Agenzia delle Entrate provvede automaticamente a inviare quella nuova.
Si può richiedere alla propria Asl di appartenenza un certificato sostitutivo della Team solo nei seguenti casi:
- furto o smarrimento, presentando copia della relativa denuncia;
- partenza in tempi troppo brevi per poter ottenere la tessera.
Assistenza sanitaria nei Paesi convenzionati
Nei Paesi al di fuori dell’Unione europea, l‘assistenza sanitaria al cittadino italiano è accordata solo se tale Paese ha stipulato con l’Italia una convenzione bilaterale di sicurezza sanitaria e alle condizioni previste dalla stessa.
In questi casi, i cittadini italiani che si recano all’estero per un soggiorno temporaneo per motivi di turismo, di famiglia, etc., beneficiano dell’assistenza solo per le cure urgenti.
Assistenza sanitaria nei Paesi non convenzionati
Per il cittadino italiano che soggiorna temporaneamente in un Paese in cui non sono state stipulate convenzioni in materia sanitaria con l’Italia, le spese mediche e ospedaliere sono totalmente a carico del soggetto. In questo caso, prima della partenza, è consigliabile stipulare una polizza assicurativa privata che copra le cure mediche di cui si potrebbe avere bisogno.
I cittadini iscritti al servizio sanitario nazionale, che si recano per lavoro o studio (borsista o stagista all’estero dopo aver superato una selezione) o per altri motivi ben specifici nei Paesi al di fuori della Ue in cui non vigono appositi accordi bilaterali, possono usufruire dell’assistenza sanitaria, e così i familiari al seguito, anticipando le spese e presentando domanda di rimborso alla rappresentanza diplomatica italiana all’estero, entro 3 mesi dalla data dell’ultima spesa per ciascun evento sanitario.
Prima della partenza devono però richiedere alla Asl l’attestato di iscrizione al servizio sanitario nazionale.
Assistenza sanitaria per gli italiani che tornano in patria
In caso di rientro temporaneoin Italia, i lavoratori italiani del settore pubblico e privato e i loro familiari possono ripristinare, per il periodo di permanenza in Italia, il medico di fiducia per il quale è stata operata la sospensione.
I cittadini con lo status di emigrato riconosciutodal Consolato e i titolari di pensione, corrisposta da enti previdenziali italiani, che rientrano temporaneamente in Italia e non hanno una copertura assicurativa (pubblica o privata) hanno diritto – a titolo gratuito – alle prestazioni ospedaliere urgenti, per un massimo di 90 giorni per ogni anno solare.
In caso di rientro definitivo dall’estero, i lavoratori italiani del settore pubblico e privato e i loro familiari devono provvedere all’iscrizione negli elenchi della Asl di nuova residenza.