Cambiano le regole per le visite di revisione a cui le persone riconosciute come invalide civili devono sottoporsi, per la verifica delle condizioni sanitarie. Il controllo può avvenire anche solo attraverso un esame della documentazione, seguendo una nuova procedura, come spiegano gli esperti dell’Inas.
L’iter prevede che 4 mesi prima della data prevista per la visita di revisione, l’Inps invii ai cittadini interessati una lettera con l’invito a inoltrare all’ente la propria documentazione. I documenti dovranno essere inviati entro 40 giorni dalla data di spedizione della lettera, e non dalla data di ricezione. A questo punto, l’Inps può valutare adeguata la documentazione e considerare conclusa la revisione oppure può decidere di procedere con la visita in presenza.
Se non è possibile valutare gli atti o se i documenti sanitari non vengono inviati, si è convocati a visita diretta con una raccomandata e, contestualmente, con un sms. A questo punto, se la persona non può presentarsi deve inviare una richiesta documentata di giustificazione per motivi amministrativi o sanitari alla sede Inps competente per territorio. Se l’ente previdenziale accetta il rinvio, fisserà una nuova convocazione per la visita. Nel caso in cui non ci si presenti alla visita senza motivazione, vengono sospesi sia la prestazione economica che eventuali altri benefici correlati, fino a che non viene fornita giustificazione valida per l’assenza. La revoca definitiva arriva se tale documentazione non viene inviata entro 90 giorni dalla comunicazione della sospensione.
In attesa della revisione dell’invalidità civile, i verbali Inps mantengono attivi tutti i diritti acquisiti fino alla data della visita, mentre per l’invio della documentazione sanitaria è possibile rivolgersi direttamente alla sede Inas Cisl più vicina.