L’assegno di invalidità civile non può essere percepito se si lavora: lo prevede la legge, e l’Inps, sulla scia di alcune sentenze della Corte di Cassazione, si è adeguato a questa indicazione.
La decisione, che è operativa a partire dal 14 ottobre scorso, si basa sulla scelta di considerare il mancato svolgimento dell’attività lavorativa un requisito indispensabile, al pari di quello sanitario.
Di conseguenza, da metà mese, l’assegno di invalidità non viene più riconosciuto a chi svolge un qualche lavoro, a prescindere dal reddito che ne deriva, a differenza di quanto accadeva prima, quando l’Inps riconosceva questo beneficio economico agli invalidi civili parziali che avevano un impiego ma non superavano un certo limite di reddito annuale.
Gli esperti Inas stanno approfondendo la questione, per comprendere le eventuali conseguenze per chi sta già percependo l’assegno mensile e svolge un’attività lavorativa.