La lavoratrice in gravidanza non può svolgere mansioni che comportano il trasporto e il sollevamento di pesi, né essere impiegata in specifici lavori faticosi e insalubri.
Se la lavoratrice svolge una di queste mansioni può essere impiegata in altre attività.
Se tale spostamento non è possibile, viene disposta l’astensione anticipata per maternità e/o prorogata dal lavoro, nel periodo di gravidanza e/o fino ai 7 mesi di età del figlio.
La lavoratrice in gravidanza può essere interdetta dal lavoro in anticipo – su disposizione dell’ispettorato nazionale del lavoro e della Asl – nei seguenti casi:
Durante la gravidanza la lavoratrice ha diritto a permessi retribuiti per effettuare esami prenatali, accertamenti clinici e visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbano essere eseguiti durante l’orario di lavoro.
Per utilizzare i permessi, le lavoratrici devono presentare una richiesta al datore di lavoro e, successivamente, la documentazione che attesta la data e l’orario in cui sono stati svolti gli esami.
Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.