Per iscriversi alla previdenza complementare, il lavoratore deve scegliere a quale tipo di fondo di previdenza aderire.
Esistono 3 tipologie di fondi di previdenza: chiusi, aperti e di risparmio individuale.
Ai primi possono aderire i lavoratori dipendenti, privati e pubblici, per il cui settore produttivo è previsto uno specifico fondo. Inoltre, in alcuni casi, l’adesione è possibile anche per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti. Agli altri 2 fondi può aderire chiunque, compresi i lavoratori dipendenti, anche nel caso in cui abbiano un proprio fondo chiuso.
I fondi chiusi possono essere costituiti tramite un contratto collettivo nazionale, un accordo o un regolamento aziendale, o tramite un accordo tra lavoratori promosso da categorie sindacali.
I fondi chiusi possono essere:
La gestione finanziaria dei contributi versati è affidata a società esterne (ad esempio, società di intermediazione immobiliare, imprese assicurative, banche e società di gestione di fondi comuni) con le quali il fondo di previdenza stipula apposite convenzioni.
Il fondo deve essere autorizzato dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), che provvede a iscriverlo nell’apposito albo.
Per aderire a un fondo pensione chiuso, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.
I fondi pensione aperti sono creati e gestiti da società abilitate alla gestione del risparmio (banche, società di intermediazione mobiliare, imprese di assicurazione).
Il lavoratore può scegliere autonomamente tra i fondi pensione aperti esistenti sul mercato (adesione individuale) o iscriversi al fondo di previdenza a cui aderisce la propria azienda (adesione collettiva).
I piani individuali pensionistici sono realizzati stipulando un contratto di assicurazione sulla vita, con finalità previdenziale, con una delle imprese di assicurazione autorizzate dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Isvap).
Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.