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Previdenza complementare: che cos’è e quali sono i vantaggi

07/01/2019

Previdenza complementare: che cos’è

La previdenza complementare è una forma di previdenza che il lavoratore può decidere di costruirsi con risorse economiche personali, in aggiunta a quella obbligatoria.

In sostanza, per ogni iscritto alla previdenza complementare viene creato un conto individuale nel fondo pensione scelto, nel quale affluiscono i contributi, che vengono, poi, investiti nel mercato finanziario, producendo dei rendimenti.

All’iscritto, al momento del pensionamento, verrà liquidata una rendita o l’intero capitale.

Entro 6 mesi dall’assunzione (per la prima volta o per cambiamento di attività lavorativa), i lavoratori dipendenti del settore privato devono decidere se destinare il trattamento di fine rapporto (tfr) alla previdenza complementare o se lasciarlo in azienda. In mancanza di una comunicazione esplicita, il tfr viene automaticamente versato alla forma pensionistica collettiva prevista dal contratto collettivo di lavoro.

Quando il contratto di lavoro prevede l’adesione contrattuale, il lavoratore viene iscritto automaticamente al fondo pensione di riferimento, attraverso il versamento – da parte del datore di lavoro – del contributo fissato dagli accordi collettivi, che potrà essere integrato con quello versato dal lavoratore

Per i dipendenti pubblici, assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000, l’adesione a un fondo negoziale comporta la trasformazione dei trattamenti di fine servizio (tfs) in trattamento di fine rapporto (tfr).

Previdenza complementare: quali sono i vantaggi

La pensione dei lavoratori più giovani verrà calcolata con il sistema contributivo, cioè in base ai contributi effettivamente versati durante l’intera vita lavorativa, anziché sulle ultime retribuzioni. Questo comporterà una riduzione del rapporto tra pensione e ultima retribuzione e, quindi, una pensione più bassa: per questo, è necessario costruirsi la previdenza complementare, cioè una rendita aggiuntiva a quella erogata dal sistema obbligatorio.

La previdenza complementare è conveniente anche per chi lavora da più tempo, perché potrà utilizzare la Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita), una nuova misura di flessibilità per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro.

Ecco i vantaggi della previdenza complementare:

  • iscriversi alla previdenza complementare dà la possibilità di integrare la pensione pubblica con la rendita che il fondo di previdenza erogherà al momento del pensionamento;
  • se il lavoratore aderisce alla previdenza complementare, l’azienda versa al fondo di previdenza, scelto dal lavoratore, un contributo stabilito dal contratto collettivo;
  • i contributi versati al fondo di previdenza, sia quello dal datore di lavoro che quello del lavoratore, sono deducibili dal reddito imponibile fiscale. E’ prevista una tassazione molto vantaggiosa anche per le prestazioni erogate (rendita, riscatto e anticipazioni);
  • i lavoratori del settore privato e pubblico – che sono ancora lontani dalla pensione e hanno cessato l’attività lavorativa – possono ottenere un reddito in attesa dell’età pensionabile, grazie alla Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita).

Tutti i lavoratori possono aderire in qualsiasi momento a un fondo di previdenza.  Nella costruzione del capitale, il numero degli anni di adesione al fondo incide notevolmente: molti studi confermano che, per ogni anno di rinvio dell’adesione, il lavoratore perde una parte consistente della rendita finale, di gran lunga superiore all’importo non versato.

Previdenza complementare: come aderire

Prima di effettuare l’iscrizione a qualsiasi forma di previdenza complementare è necessario leggere:

  • le informazioni chiave per l’aderente, contenenti il dettaglio dei costi;
  • la nota informativa che illustra le caratteristiche del fondo di previdenza;
  • il documento dal titolo “La mia pensione complementare”, che contiene una simulazione della pensione complementare;
  • lo statuto o il regolamento.

L’adesione alla previdenza complementare è volontaria. In base al fondo a cui si vuole aderire cambiano le modalità di iscrizione.

Per il fondo pensione chiuso l’adesione avviene presso:

  • ufficio del personale della propria azienda;
  • sede del fondo di previdenza;
  • sedi dei sindacati che hanno sottoscritto apposito accordo con il fondo di previdenza;
  • sedi dei patronati incaricati dal fondo di previdenza.

Per i fondi Perseo Sirio, Arco, Byblos, Previdenza Cooperativa ex Cooperlavoro e Prevedi rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.

Per il fondo pensione aperto di natura individuale o per la forma di risparmio individuale, l’adesione può avvenire nelle sedi delle società che li hanno istituiti (banche, società di intermediazione mobiliare o imprese di assicurazione).

Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.

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