Tra le misure adottate per far fronte alle difficoltà causate dalla pandemia di Covid, alcune hanno temporaneamente modificato le regole che riguardano la Naspi, cioè l’indennità mensile di disoccupazione per i lavoratori che avevano un rapporto di lavoro subordinato e hanno perso involontariamente la propria occupazione.
Il decreto Sostegni ha stabilito che, per le Naspi riconosciute fra il 23 marzo 2021 e il 31 dicembre 2021, non viene richiesto il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione.
Di conseguenza, per chi ha perso il lavoro tra il 1° gennaio il 31 dicembre di quest’anno, per ottenere l’indennità basterà aver perso l’occupazione involontariamente e avere 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti alla cessazione del rapporto di lavoro.
Le domande di chi ha queste caratteristiche, respinte perché manca il requisito delle 30 giornate di lavoro, saranno riesaminate d’ufficio.
Un’altra novità importante è stata stabilita dal decreto Sostegni bis. Generalmente l’indennità di disoccupazione Naspi si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal 1° giorno del 4° mese di fruizione. Il decreto ha temporaneamente modificato questo meccanismo in questo modo: